Dopo la consueta pausa invernale, dopo che il Bahrain ha da poco riacceso i riflettori sulla stagione 2021 di Formula 1, tra i pochi eventi sportivi di richiamo mondiale “sopravvissuto” all’annus horribilis del Covid-19.

Ma prima ancora della categoria regina, ci ha pensato la sorella ibrida, la Formula E, a scaldare i motori e a tornare in pista per dare speranza al motorpsort e allo sport in generale, che in questi mesi durissimi ha fatto il possibile per non interrompere le attività agonistiche e regalarci, almeno da remoto, una parvenza di normalità e di un mondo che prova ad andare avanti.

L’ABB Fia Formula E World Championship 2020/2021, che poco prima del via della settima stagione è finalmente riuscito a fregiarsi del titolo di Campionato del Mondo FIA, ha ufficialmente aperto le danze due mesi fa, tra le dune del deserto arabico. Una nuova entusiasmante stagione che testimonia come la mobilità a impatto zero stia diventando una realtà sempre più concreta dalla strada fino alla pista.

Formula E, il 10 e 11 aprile si corre a Roma

E dal mondo arabo la Formula E si prepara a passare a quello occidentale, con la seconda tappa del Campionato in programma a Roma il prossimo 10 aprile. Dopo avere visto in azione le tecnologie più sofisticate, che a Dirʿiyya hanno permesso di illuminare una spettacolare gara in notturna grazie all’impiego di energia rinnovabile, toccherà ora al circuito cittadino dell’Eur mostrare il suo lato sostenibile.

Dal 2018, anno del suo inserimento in calendario, il round nella città eterna è tra gli eventi più attesi e affascinanti, anche se quest’anno purtroppo si svolgerà a porte chiuse, con le avveniristiche monoposto Gen2 pronte a sfrecciare sulle stesse strade solcate un tempo dalle bighe romane. Non male come evoluzione, mentre si mormora che la vettura di prossima generazione, la Gen3, il cui debutto è previsto nel 2022 e alla quale stanno già lavorando diversi costruttori, potrebbe toccare una velocità massima di oltre 300 km/h.

Fra il Colosseo “quadrato” e il Parco del Ninfeo

L’E-Prix capitolino (così si chiamano le gare in Formula E) ad aprile sfoggerà una nuova veste, grazie a un  layout rivisto pensato per integrarsi nello storico quartiere romano: la nuova configurazione toccherà il Palazzo dei Congressi, Piazza Guglielmo Marconi e, novità di quest’anno, l’iconico Palazzo della Civiltà Italiana, anche detto ‘Colosseo quadrato’, mentre una parte del circuito, molto veloce e impegnativo, fiancheggerà il Parco del Ninfeo.

Il Rome E-Prix verrà trasmesso in diretta televisiva su Italia 1, Sky Sport 1 e in diretta streaming su Sportmediaset.it.

Con due settimane di anticipo, il tracciato romano è stato inoltre teatro della prima finale della competizione di eSports – lo scorso 25 marzo – in diretta sul sito e sui canali social della Formula E. Si tratta della versione virtuale della serie, nata durante il primo lockdown, che ha attenuto un tale successo da diventare un evento parallelo, Formula E: Accelerate. Insieme alle 12 squadre ufficiali del campionato “reale”, partecipano 24 tra i più veloci piloti/gamer al mondo, impegnati a vincere niente meno che un test drive su una monoposto elettrica Gen2 e una quota del montepremi da oltre 100mila euro.

Piloti Formula E
ABB FIA Formula E World Championship © ABB FIA

La Formula E misura l’impronta di carbonio e compensa le emissioni

La Formula E è senza dubbio una competizione che guida il progresso sotto moltissimi punti di vista: da un lato si conferma un banco di prova per i tanti nomi illustri dell’automotive, che investono nel motorsport per sviluppare e testare le nuove tecnologie, dall’ibrido all’elettrico, e applicarle poi alle vetture stradali; dall’altro, la serie, certificata come il primo sport globale con impronta di carbonio pari a zero, in ogni sua singola attività è impegnata a favore dell’ambiente.

Una novità di questa stagione è infatti la riduzione dell’ assegnazione dei pneumatici alle squadre, del 25 per cento per ogni gara singola e fino al 50 per cento per i doppi appuntamenti, con un conseguente risparmio di 720 pneumatici e 50 tonnellate di CO2 in meno di emissioni, e un calo pari al 29 per cento dell’impatto complessivo prodotto dalle gomme.

Formula E
ABB FIA Formula E World Championship © ABB FIA

Il calendario aggiornato

Vista la situazione sanitaria mondiale ancora incerta, gli organizzatori finora hanno confermato solamente i prossimi cinque round in programma. Dopo Roma, la Formula E rimarrà in Europa per il Round 4, per portare la sfida sul circuito che di solito ospita i test pre-stagionali, il Ricardo Tormo di Valencia, il 24 aprile; toccherà quindi al glamour del Principato di Monaco fare spazio alla mobilità elettrica in versione racing, sabato 8 maggio, per proseguire poi con la tappa di Marrakech, il 22 maggio, e con il doppio appuntamento di Santiago del Cile, il 6 e 7 giugno.

L’attenzione all’ambiente e all’inclusione

Mentre gli organizzatori della Formula 1 si spremono ogni anno per trovare nuove soluzioni in grado di aumentare il coinvolgimento del pubblico, e ancora di più quello degli investitori, la Formula E, che fin dal primo giorno si è fatta promotrice della ricerca, dell’adozione di soluzioni alternative per ridurre l’inquinamento atmosferico, ma anche della cultura della parità di genere, è senza dubbio il campionato automobilistico più innovativo e attento alla sostenibilità.