Messaggio dal Segretario Generale della Confederazione

COMUNICATO STAMPA  al Summit Open del 3-02-2021

Harry dei Tallarita

 

E’ importante ribadire che oggi siamo dinanzi ad un nuovo paradigma. E’ importante rendesi conto che non siamo davanti alla replica di realtà viste e vissute

la C.N.U. non “ha”soci, al contrario. La C.N.U. è di ogni individuo che decide di farne uso.

Potremmo anche definirlo un organismo, per questo parliamo di “membri”.

Pensare che la C.N.U. sia una ennesima scatola, è anacronistico,

Abbiamo una sede istituzionale ma da Statuto la Sede Legale risiede “nelle carni di ognuno che la compone”,

che ha scelto di far uso di questo meraviglioso strumento, perché diventato parte integrante di se.

Per questo, il pensiero che essa stessa sia nel sistema, è a sua volta privo di fondatezza.

Detto ciò:

È importante capire che noi tutti, tutti coloro che usano la Confederazione della nazione umana unita non chiedono nulla ad alcuno, quali accreditamenti o riconoscimenti. Notifichiamo semplicemente, in pace ed armonia, le nostre azioni e disposizioni.

Ci Determinano e compiamo tutte le nostre scelte secondo Diritto e ci muoviamo in un dialogo attivo con qualsiasi Ente o Organismo sovrastatale o sovrannazionale ove si reputi che vi siano valide fondamenta animiche e giusti presupposti

al fine di condividerli e, in alcuni casi,

ci poniamo come osservatori attenti che questi vengano perseguiti e non disattesi per il bene dei popoli da chi li ha scritti o ratificati.

Aiutiamo,

usando come mezzo la Confederazione, disinteressatamente il singolo individuo a comprendere quale possa essere il miglior modo per mettere in atto quelle leggi di Diritto Internazionale, al fine di poter acquisire strumenti idonei di dialogo con le strutture presenti sui vari territori internazionali.

“La stima, il rispetto, l’educazione, l’amicizia, l’altruismo sono valori che ci intrecciano come una catena…

una catena che dovrebbe sostenere e fortificare il mondo e le sue fondamenta. Un a catena che dovrebbe legarci tutti indistintamente.

Nella società attuale non è così.

Purtroppo puntualmente ogni giorno viene consumata dall’acido della cattiveria, dall’ignoranza e dall’egoismo, per poi fondersi sulle rovine di chi sa amare solo se stesso.”

Non è che da poco tempo, ancora una volta

che subiamo il diffondersi sulla rete web o altri canali social di informazioni spesso forvianti ed erronee o ancor peggio,

ci troviamo ad osservare o ascoltare chi, ponendosi come portavoce della verità assoluta,

proponendo un giaciglio sicuro,

fa uso indiscriminatamente di una comunicazione velata dalla chiarezza,

per fuorviare e manipolare una società ormai stanca, esausta, educata ed indottrinata al pessimismo,

rischiando così di far passare come veritiere congetture e non fatti realmente avvallati da prove provate.

Estrapolare concetti da contesti più ampli,

incentrarsi su di essi soltanto per imbastire le proprie tesi, non fa altro che riproporre quel sentiero che molti di noi hanno deciso di abbandonare per diritto di chiarezza e trasparenza.

Forviare la semantica è atto grave e disonorevole…ancor più se questa è usata proprio in suo nome.

Da parte nostra non facciamo opera di proselitismo. Non serve in quanto la C.N.U. non è un movimento proselitista. Semplicemente Siamo, Esistiamo ed agiamo per il bene del prossimo.

Il proselitismo Non è nella nostra natura.

La Confederazione non ha questo moto verso l’esterno

E’ uno Strumento! ed in quanto tale, ognuno di voi può scegliere se usarlo o restarne indifferente,

da parte mia,

come Segretario generale,

posso semplicemente dire che se.., in modo consapevole, sarà brandito nella propria mano,

potrà essere uno strumento di crescita per la propria coscienza ed essere utile, di riflesso, a tutta la comunità che ci circonda.

Chi ha fatto la nostra stessa scelta, con percorsi diversi, si trova oggi ad interfacciarsi con altre realtà che manifestano titubanza in ciò che gli viene proposto, per mancanza di consuetudine e chiarezza.

La Confederazione ha questo tra i suoi intenti.

Creare quella giusta consuetudine frutto del confronto serrato e compartecipato di tutti coloro che la stanno usando.